venerdì 30 ottobre 2009

Mostra di immaginette a Fano (PU)


Dal 29 Novembre e fino a Natale prossimi sarà aperta al pubblico la mostra di immaginette religiose dedicata a La Madonna venerata nei molteplici Santuari Mariani d'Italia, che sarà allestita a Fano (PU) presso la Sala Mostre attigua alla Chiesa di Santa Maria Nuova.
L'esposizione riguarderà cromolitografie a tema mariano dalla fine dell' 800 ai primi del '900, tutte provenienti dalla collezione privata di Giancarlo De Leo.
L'invito è anche per "una stimolante visita alla chiesa di S. Maria Nuova, costruita ai primi del '500 e che ha all'interno preziose tele del Perugino, di Giovanni Santi, una predella attribuita al giovane Raffaello ed uno splendido Coro intarsiato opera dei Fratelli Barili (1484).
Nella foto, un particolare della chiesa.

giovedì 29 ottobre 2009

Attenzione ai Klauber falsi!


Che anche nel nostro settore collezionistico girassero dei falsi, ahimè! ce n'eravamo accorti da diverso tempo.
Sul mercato dei falsi si trovano soprattutto falsi  canivets, false miniature e false incisioni. La ragione, che ho già spiegato in altre occasioni ovviamente sta nel fatto che queste tipologie hanno raggiunto quotazioni molto alte, che fanno gola a personaggi senza scrupoli che cercano di approfittare del collezionista inesperto per rifilargli il "prezioso" pezzo a un prezzo d'affare.
Le insidie sono ancora più pericolose quando l'acquisto avviene attraverso internet. Di solito, in questi casi, il truffatore mostra al potenziale acquirente delle foto realizzate quasi sicuramente sugli originali, in modo tale da non destare alcun sospetto.
I falsi finora in mia conoscenza riguardano alcuni canivets, incisioni di I. Busch, di Maulini, di Huberti, di Galle, mentre ultimamente da più parti mi sono stati segnalati dei falsi che riguardano la serie delle litanie lauretane, anche a colori, dei Fratelli Klauber (nella foto uno dei falsi).
L'impossibilità di osservare da vicino il pezzo prima dell'acquisto rende altrettanto impossibile non cadere nella trappola. L'unico campanello d'allarme potrebbe essere a volte il prezzo, molto basso rispetto alle normali quotazioni: nel caso di specie, ad esempio, i Klauber sono stati venduti a Euro 7,00 al pezzo, contro un valore di mercato che va dai 35,00 ai 78,00 Euro, anche oltre per i pezzi più rari.
Invito ovviamente tutti gli amici collezionisti a segnalare eventuali casi simili.

lunedì 26 ottobre 2009

Collezionare non è raccogliere tutto!


Ho sentito di persone che avrebbero una "collezione" con un numero di pezzi spropositato, una quantità enorme. Per capirci meglio, si parla di 50.000 o addirittura di centinaia di migliaia.
Intendiamoci, non voglio dire che non sia possibile che una persona abbia raccolto un certo quantitativo, ma semplicemente che questa persona non è, e non può definirsi, un vero collezionista di santini.
Intanto voglio fare una premessa: il collezionismo non è una gara a chi possiede più pezzi. A volte si possono avere in una collezione di cinquanta pezzi, due esemplari che fanno invidia a collezioni di gran lunga più consistenti, ma di livello mediocre.
Ribadisco quanto ho tantissime volte affermato: una collezione, per definirsi tale, deve essere ordinata, catalogata e soprattutto limitata.
Ai grandi maniaci della quantità dico che si può raccogliere all'infinito (non sappiamo neppure quanti milioni di pezzi siano stati prodotti in oltre cinque secoli di storia), ma non si può collezionare tutto. Anzi, consiglio sempre a quanti mi chiedono, di limitare la propria collezione a poche e determinate tipologie di santini.
Sempre aperto a tutti i commenti, nel frattempo ammiriamo questo strepitoso canivet, la cui immagine mi è stata inviata da una collezionista doc come l'amica Paola Galanzi.

sabato 24 ottobre 2009

L'individuazione delle case editrici


Sono molti gli amici collezionisti che mi scrivono per chiedermi informazioni su questa o l'altra casa editrice, il più delle volte avendo come riferimento un semplice marchio.
Come ho più volte ripetuto, soprattutto nel secolo scorso c'è stato un fiorire di piccole case editrici, spesso non più di piccole tipografie, che grazie all'impiego di tecniche di produzione economiche, come ad esempio l'off-set, hanno prodotto grandi quantitativi di santini.
Per quanto riguarda invece la produzione di inizio secolo, parliamo dei primi decenni del Novecento, le tipografie locali, di tutta Europa e oltre si badi, commissionavano immaginette ai grandi stabilimenti, limitandosi a stampare sul verso delle stesse il proprio logo.
Per il collezionista, in questi casi, si pone il problema dell'esatta identificazione ai fini di una corretta catalogazione: nelle foto qui riportate, si può notare una cromolitografia, l'immaginetta  n. 12001, della serie 12000, edita dalla Santa Lega Eucaristica di Milano, destinata al mercato spagnolo. Come si può agevolmente osservare sul verso è stata stampata quale ricordo di Prima Comunione. Ebbene, nella parte inferiore si legge Estamperia "Sagrat Cor", Bisbe, 4.
E' ovvio che ai fini della catalogazione, l'immaginetta in questione dovrà essere inserita fra le cromolitografie della Santa Lega Eucaristica di Milano, serie 12000, magari con la specifica annotazione di essere destinata al mercato spagnolo.

giovedì 22 ottobre 2009

ANTEPRIMA: "Il Mondo dei Santini" di Ottobre


Molto ricco questo numero di ottobre de "Il Mondo dei Santini", con proposte molto interessanti.
In proposito meritano di essere segnalate una rara pergamena dell'incisore italiano Lorenzo Capponi, del XVIII secolo, una di fine '600 di area fiamminga, e diverse xilografie dei Koppe. Per quanto riguarda le seriali, diverse cromolitografie della Santa Lega Eucaristica di Milano, soprattutto della collezionatissima serie 9000.
Per quanto mi riguarda personalmente, il tema di approfondimento di questo mese si riferisce alle case editrici Litoleografia San Giuseppe e Immacolata Concezione di Modena.
Ricordo a tutti che Il Mondo dei Santini è distribuito soltanto mediante abbonamento.
Nella foto, la copertina di ottobre.

venerdì 16 ottobre 2009

Mostra di immaginette devozionali a Bologna


Il 1° Ottobre è stata inaugurata a Bologna, presso il Museo "Beata Vergine di San Luca", una mostra di immaginette devozionali sul tema Il tempo delle feste: l'Anno Liturgico illustrato con le piccole immagini devozionali.
L'allestimento è a cura di Silvia Corsini e Duilio Gennari, con la collaborazione del Centro Studi per la Cultura Popolare di Bologna. Circa 200 le immagini devozionali esposte, che ripercorrono le principali feste della tradizione cristiana.
L'esposizione rimarrà aperta al pubblico fino al 1° Novembre prossimo.
L'ingresso è gratuito. Per ulteriori informazioni ci si può collegare al sito del museo, cliccando sopra sul link evidenziato.
Nella foto, tratta dal web, l'ingresso del museo.

mercoledì 14 ottobre 2009

TEMATICHE: San Calarampo, San Pietro da Verona, San Pantaleone

X2Calarampo X1 X3

<< Gent.le Biagio, mi permetto di inviare delle immagini che non riesco a catalogare con il nome del santo in questione, sul tuo blog, che leggo spesso. Vedo che si danno da fare in molti, chissà che non riesca a sapere chi sono questi santi raffigurati. Grazie. Stefano Fasoli, Curatore di Il Museo del Santino >>

Pubblico volentieri la richiesta di Stefano Fasoli, fra l'altro curatore de Il Museo del Santino ed invito ogni collezionista o cultore di santini a esprimere la propria opinione postando un commento.

Per quanto mi riguarda, ritengo che la prima immaginetta raffigura San Calarampo, Vescovo di Magnesia (Tessaglia); il santo dell'immaginetta centrale mi sembra corrisponda alla figura di San Pietro da Verona, il cui attributo principale è rappresentato dal dito indice sulle labbra. Infine, l'ultima immagine si riferisce a San Pantaleone, come si legge dalla scritta in alfabeto cirillico, posta nella parte inferiore.

Naturalmente, come ho già detto, sono bene accetti commenti e opinioni.

martedì 13 ottobre 2009

Gli Attributi, unici ed essenziali elementi di identificazione

KoppeSantaKarolinaGT KoppeSantaJohannaGT

Non voglio rinfocolare la discussione ancora in corso (vedere commenti post "Quel santino non raffigura San tarcisio...del  5 ottobre scorso)  sull'identificazione dei santi, ma resto convinto che non è la biografia, rectius la agiografia, del santo l'elemento fondamentale che consente di stabilire l'identità.

Nelle due immagini sopra riportate, due xilografie colorate a mano dell'incisore praghese Leopold Koppe, si possono notare due figure assolutamente identiche, ma che identificano due differenti sante: Santa Carolina e Santa Giovanna.

Come si potrà notare, nella prima immaginetta, c'è una fanciulla (attributo) unico elemento che distingue questa santa da quella della seconda immaginetta.

Va detto infine che casi come questi sono tutt'altro che rari, anzi l'iconografia sacra è ricchissima di figure identiche, che si differenziano soltanto grazie a qualche oggetto in più o in meno.

giovedì 8 ottobre 2009

ANTEPRIMA: Catalogo Internazionale dei Santini del '900


UNIFICATO, la casa editrice specializzata in collezionismo, ormai nota anche ai collezionisti di santini, ritorna con una nuova opera: il Catalogo Internazionale dei Santini del  900.
Questo nuovo lavoro, arriva a distanza di un anno, dopo il successo editoriale del "Primo Catalogo Internazionale dei Santini", autore Graziano Toni.
La pubblicazione è prevista per Novembre prossimo e si può già prenotare sul sito della Unificato oppure presso Il Mondo dei Santini. Prezzo previsto Euro 36,00.
Guida, catalogazione e quotazione di tutte le tipologie dei santini dagli inizi del 1900 sino a 1980 circa. Più di 400 pagine, oltre 1200 santini rappresentati a colori.
Ah...dimenticavo! C'è anche la mia collaborazione.
Nella foto, la copertina del nuovo catalogo.

lunedì 5 ottobre 2009

Quel santino non raffigura San Tarcisio...


Caro Biagio, ho letto sul tuo blog la risposta alla domanda su chi fosse il santo raffigurato in un certo santino color seppia. ... Permettimi di dissentire alla tua identificazione. Intanto Tarsicio (o Tarcisio) sembra sia stato ucciso in tenera età, al massimo 14/15 anni. Tale è anche la ricostruzione storico/romanzata che il cardinale Nicholas Patrick Stephen Wiseman fece nel suo popolare romanzo  "Fabiola o la chiesa delle catacombe" . Ma, comunque sia, tutta l'iconografia a me nota del santo martire .... rappresenta Tarcisio come un fanciullo, con corta tunica, spessissimo inginocchiato o accosciato o addirittura supino, con le mani sul torace che stringono un fazzoletto di stoffa che racchiude l'Eucarestia. A volte accanto a lui è raffigurato un soldato. Ma sicuramente non fu un soldato lui, come il santo dell'immaginetta che invece lo è chiaramente. ... A ripensarci, propendo ancor più per Maurizio della Legione Tebea o per Donnino di Fidenza, visto anche la "popolarità" dei soggetti della serie cui appartiene il santino. Se non fosse  per l'assegna dei segni distintivi di San Espedito (almeno la scritta Hodie) potrebbe sembrare una rara rappresentazione di questo santo. Piero Stradella

Ho voluto pubblicare la lettera inviatami per email dall'amico collezionista Piero Stradella che, molti credo già conoscano come uno dei più grandi collezionisti di immaginette. La questione si riferisce al mio post del 29 settembre 2009 nel quale io rispondevo ad un collezionista identificando il santo nel santino raffigurato con San Tarcisio. Ho riportato la mia risposta nei commenti. Se qualcun altro volesse partecipare alla discussione può farlo postando un commento.
Nella foto tratta dal sito Santi e Beati, un santino degli anni '20 raffigurante San Donnino di Fidenza.

venerdì 2 ottobre 2009

Semimanufatte: incisioni arricchite ed elaborate


Tra la fine del '600 e gli inizi del '700 il panorama, e il mercato, delle immaginette devozionali è dominato dalle incisioni dei produttori fiamminghi. Chi è appassionato di questa tipologia conosce molto bene la produzione dei vari Huberti, Galle, De Man, Van Merlen, per citarne solo alcuni.
Il suddetto periodo storico coincide anche con la produzione dei primi intagli ad opera di mano conventuale, i cosiddetti canivets.
C'è infine un'ulteriore categoria che è quella dei semimanufatti, che in questo periodo in particolare, sono rappresentati per lo più da incisioni a bulino o all'acquaforte, su carta o su pergamena, in parte intagliate e sulle quali vengono applicati pezzi di stoffa o stagnola. Soprattutto quelle su pergamena sono oggi piuttosto rare ed introvabili, con quotazioni di mercato che in alcuni casi possono superare anche quelle degli stessi canivets.
Come nel caso di questa stupenda incisione, proveniente dalla collezione dell'amica Paola Galanzi, che gentilmente mi ha inviato la scansione. Spettacolare pergamena fiamminga, incisa a bulino e colorata a mano. Quotazione min. 220,00 max 450,00.